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Il Monumento ai Caduti di Giuliano di Roma ha avuto una origine travagliata. La sua storia parte dagli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale, quando diverse istituzioni del paese si mobilitarono per ricordare i Caduti nella guerra appena conclusa. A seguito di ciò il 2 novembre 1919 il Consiglio Comunale deliberò di far innalzare una lapide in memoria di coloro che avevano sacrificato la loro vita per la Patria.
La lapide fu realizzata e collocata in Piazza Santa Maria Maggiore, sulla facciata esterna dell'allora Scuola Elementare.
In seguito, nei primi anni del periodo fascista, fu istituito un comitato finalizzato a cercare sottoscrizioni per raccogliere il denaro necessario alla realizzazione di un Monumento vero e proprio.
L'iniziativa non ebbe successo, anzi, passarono altri 45 anni prima di vedere la realizzazione di un Monumento ai Caduti, posto in essere solo nel 1968.
Infatti da una prima fase del 1957 in cui si riunì un Comitato presieduto dall'allora Sindaco Giovanni Battista Minotti, passarono altri 11 anni e si arrivò ad un secondo Comitato istituito nel 1966, presieduto dall'allora Sindaco Mario Di Falco, il quale scelse il soggetto definitivo del Monumento. Realizzato in bronzo dallo scultore Enrico Manfredi Di Palma, due anni dopo fu collocato dove si trova tutt'ora.
Il monumento è stato restaurato nel 2009, e la base marmorea, in cattivo stato è stata rimossa, sostituita da pietre laviche locali che contengono una fioriera, mentre la statua è stata ripulita e riportata all'antico splendore.
Accesso libero
Borgo Vittorio Emanuele, 03020, Comune di Giuliano di Roma