Descrizione
Una tradizione molto forte è quella del fuoco di Natale: la notte della vigilia di Natale viene acceso un grande fuoco davanti la chiesa parrocchiale.
Per la gente del paese questo fuoco viene acceso per "scaldare il Bambinello" ma l'origine di questa tradizione è certamente pagana: il 25 dicembre, solstizio d'inverno, era usanza accendere fuochi per celebrare la nascita del dio Mitra, una divinità solare. Sopravvivendo questa tradizione pagana anche successivamente all'avvento del cristianesimo, la chiesa fece coincidere la nascita del Salvatore con il 25 dicembre perché, come ricorda Sant'Agostino, questo è il giorno in cui i cristiani non devono celebrare il sole ma Colui che ha creato il sole.
Un'altra tradizione molto peculiare è quella della "Vaccarella infiocchettata": il giorno prima  della prima messa di un novello sacerdote, la famiglia del futuro prete veste una giovane vitella, precedentemente comprata, con una mantella, fiocchi e nastrini rossi e bianchi a cui sono appese ciambelle di diverso tipo. La vaccarella viene poi fatta girare per i vicoli del paese e mostrata a tutti.
Terminata questa processione, la vaccarella veniva un tempo (ma oggi non più) macellata e le sue carni servivano per il pranzo che si sarebbe consumato il giorno dopo, per festeggiare l'avvenuta consacrazione.
Non si conosce l'origine di questa tradizione ma molti ritengono che abbia anch'essa origini pagane.
Infine per la processione del Corpus Domini è tradizione addobbare i vicoli con gli "altarini" ed esporre lenzuola bianche alle finestre o biancheria ricamata. Negli ultimi anni la pro-loco realizza anche l'infiorata.