Descrizione
E' tradizione a Giuliano, benedire, in occasione della sua festa, l'olio di San Biagio, che poi il sacerdote, servendosi di una candela, usa per ungere la gola dei fedeli pronunciando la formula "L'intercessione di San Biagio ti protegga dal mal di gola e da ogni altro male". Con questo gesto si vuole invocare il Santo Patrono affinché protegga la persona da ogni male fisico o spirituale.
E' usanza anche portare l'olio di San Biagio alle persone malate che non possono recarsi in chiesa per riceverlo o portarlo ad amici e parenti che per lavoro o altro si trovano lontano dal paese.
Esistono due statue di S. Biagio, quella antica in legno e una statua in cera, vestita con paramenti antichi. Entrambe sono conservate nella chiesa parrocchiale.
San Biagio viene festeggiato anche l'ultima domenica di agosto.
Sia il 3 febbraio sia in agosto vengono fatte processioni con la statua del Santo.
E' possibile che la festa "estiva" di San Biagio sia stata istituita per ricordare la cerimonia di dedicazione della chiesetta di San Biagio avvenuta proprio l'ultima domenica di agosto del 1739, come si legge negli Atti del primo convegno di studi storici giulianesi (1987).
Difatti, a differenza del 3 febbraio, la processione di agosto in onore di San Biagio, partiva dalla chiesetta, dopo la celebrazione del vespro e l'unzione della gola.
E' nel nome di S. Biagio che il comune di Giuliano di Roma è da alcuni anni gemellato con il comune di Carosino (Puglia).